giovedì 14 agosto 2014

Le religioni della Mezzaluna Fertile

Le civiltà della mezzaluna fertile

A partire dal V° millennio avanti Cristo, nelle terre che si affacciano tra la sponda del mediterraneo e il Medio oriente, nacquero i  primi insediamenti stabili, favoriti dalla presenza di grandi corsi d'acqua (Tigri, Eufrate, Nilo, Giordano) necessari per l'agricoltura e per la pastorizia. Questa è la, così detta, Mezzaluna Fertile.
L'espressione "Mezzaluna Fertile" fu coniata negli anni venti del secolo scorso dall'archeologo James Henry Breasted dell'Università di Chicago. Questa regione viene spesso indicata come la "culla della civiltà" a causa della sua straordinaria importanza nella storia umana dal neolitico all'Età del bronzo e del ferro.
Diversi fattori fecero di questa regione il teatro ideale della rivoluzione agricola. Il clima della Mezzaluna Fertile era di tipo mediterraneo (con estati lunghe e secche e inverni miti e umidi); tale clima favorisce lo sviluppo di piante annuali con grossi semi e fusto non legnoso come le diverse specie di cereali e anche di legumi selvatici. Si trovavano nella regione le varianti selvatiche di quelle che sarebbero diventate le otto coltivazioni fondamentali del Neolitico: farro, einkorn (il progenitore del moderno frumento), orzo, lino,ceci, piselli, lenticchie e la Vicia ervilia, un legume simile alle lenticchie rosse. Inoltre erano presenti quattro delle cinque più importanti specie di animali da allevamento: mucche, capre, pecore e maiali; la quinta specie, il cavallo, non si trovava nella Mezzaluna ma era diffuso in regioni limitrofe.


Qui fiorirono diverse culture e civiltà: Egizi, Sumeri, Babilonesi, Accadi e Persiani.
https://www.youtube.com/watch?v=FTlZbf-3Dq4



Religioni dalle caratteristiche comuni

Le religioni delle civiltà della Mezza luna fertile presentano caratteristiche comuni:
  • Con la nascita delle città e delle prime civiltà si affermarono categorie specializzate per ogni attività: la guerra. la pastorizia, l'agricoltura e la religione. Nella ricerca religiosa l'uomo immaginò un insieme di divinità che proteggessero tutti questi ambiti, così queste divinità si aggiunsero alle altre che presiedevano ai fenomeni della natura e hai momenti principali della vita.
  • Quindi queste religioni erano politeiste  e antropomorfe: immaginavano le varie divinità con aspetto umano e con caratteri psicologici,vizi e virtù simili a quegli degli uomini. 

Il termine politeismo è formato da termini derivati dal greco antico: (polys) + (theoi) ad indicare "molti dei.


  • La pratica dell'agricoltura,  attività che segue il ciclo delle stagioni ed è esercitata con grande sforzo e impegno, fece maturare l'idea che la vita dopo la morte avesse un doppio esito: un premio per i buoni e un castigo per coloro che in vita avuto una condotta malvagia.

  • Il tempio = Il termine deriva dal latino templum (recinto consacrato), è una struttura architettonica utilizzata come luogo di culto, inoltre, era il centro anche della vita politica ed economica della città. Infatti, otre al culto, i sacerdoti-funzionari, gestivano le risorse alimentari che venivano immagazzinate e distribuite a tempo opportuno.
Molto spesso era proprio il sovrano ad esercitare anche la carica di sacerdote massimo.


Molti dei per molti popoli

Tra i popoli della mezzaluna fertile, con il passare del tempo, vi furono molti scambi commerciali, alleanze attraverso matrimoni, ma anche guerre di conquista che favorirono la fusione  delle varie religioni. Tutti questi avvenimenti portarono i popoli mesopotamici a venerare anche più di 700 divinità.

Un universo composito 
Tutti i popoli della Mezzaluna fertile avendo un'idea antropomorfica delle divinità, pensavano anche che queste potessero formare coppie e generare altre divinità. Si formarono categorie di divinità maggiori e minori assieme ad un elevato numero di spiriti (buoni e cattivi), anche i  re potevano, talvolta, essere divinizzati.






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