lunedì 6 ottobre 2014

Una storia in chiave religiosa


Un Dio che si rivela nella storia




Le vicende del popolo ebraico sono narrate nella Bibbia , il testo sacro degli Ebrei. Quella biblica è però una testimonianza particolare, in quanto non si tratta di un racconto specificatamente storico. Gli Ebrei, infatti, interpretarono le vicende a loro storicamente accadute secondo un'ottica religiosa.
Quindi leggere e ascoltare il racconto biblico significa scoprire la storia di un popolo, perché la Bibbia è nata lentamente, grazie all’esperienza storica che alcuni uomini hanno fatto di Dio. La Bibbia è infatti l’attestazione scritta della memoria del popolo di Dio, e la Sacra Scrittura è una letteratura religiosa nata all’interno della storia d’Israele.
Per poter capire e studiare la Bibbia è pertanto indispensabile una pur minima conoscenza della storia d’Israele. Questo popolo, quindi, ha vissuto determinati avvenimenti storici che sono stati meditati, interpretati, scritti e tramandati fino a noi. La Bibbia di conseguenza è una rielaborazione delle vicende della storia di Israele, in cui si intende evidenziare la presenza di Dio in mezzo al popolo.
Leggendo la Bibbia si noterà che per il popolo d'Israele, sin dall’antichità, Dio appare come colui che è sempre presente,che parla all’uomo mediante la sua Parola (e il popolo deve custodire le sue
parole) e lo guida con il suo Spirito.






Per cui posiamo affermare che per gli ebrei, ma vedremo più avanti anche per i cristiani:
  • Dio parla agli uomini e si rivela nella trama storica dei grandi eventi della quotidianità: in quest'ottica le vicende terrene del popolo eletto diventano una manifestazione diretta dell'opera e della volontà di Dio:
  • La storia si svolge secondo il progetto di Dio che ha una sviluppo progressivo.si può dunque immaginare il racconto della Bibbia come un cammino dell'uomo con Dio che ha come fine ultimo la salvezza ( intesa semplicemente come conquista della Terra Promessa ma anche come liberazione dal male).

Storia e religione

Si afferma spesso che la Bibbia è un libro di religione e non di storia, il che è vero, ma un po' vago. Quello su cui non si riflette abbastanza è il fatta che quando essa è stata scritta come libro di religione, il concetto di religione era diverso da quello che abbiamo noi. La religione ebraica ( come tutte le religioni del Vicino Oriente) comprendeva in sé cose che oggi a noi appaiono esterne a essa. Ma quando un popolo diventa “santo”, ogni azione della vita quotidiana e ogni vicenda politica costituiscono un fenomeno religioso. Nella Bibbia è perciò difficile, diciamo pure impossibile, tracciare una linea di demarcazione tra quello che è storia e quello che è religione.

Il Dio degli Ebrei

Il Dio degli Ebrei come emerge dal racconto biblico,si presenta con caratteristiche precise:
  • è un Dio creatore di tutte le cose, che ha plasmato dal nulla il mondo e l'umanità e le ha fatte esistere per sua libera iniziativa. Il popolo d'Israele arriva a questa idea approfondendo la sua riflessione su Dio, di cui conosce esperimenta la fedeltà e la misericordia, e capisce che da Lui dipendono le origini del mondo intero e dell'umanità;
  • è un Dio liberatore. È Lui infatti che libera il popolo ebraico dalla schiavitù egizia e da quel momento in avanti Dio è colui che dice "presente" e gli è accanto per accompagnarlo e salvarlo da ogni tribolazione.
  • Di conseguenza è il Dio della vita che, intervenendo con il suo amore nella storia dell'uomo da Lui stesso creato, gli offre la salvezza vincendo il male, la divisione, la violenza. È dunque un Dio salvatore;
  • è il Dio alleato dell'uomo. Esso è sempre fedele a questa alleanza, infatti mantiene le sue promesse se il popolo si attiene a quanto gli ha richiesto, ma è disposto anche a comprendere l'errore umano e a dare agli uomini la possibilità di riscattarsi, permettendo così di nuovo l'instaurarsi del patto di fedeltà reciproca.  un Dio misericordioso cioè che per l'uomo prova un sentimento di compassione quando mostra i propri limiti morali o spirituali ( il peccato).


L'alleanza

Il termine “alleanza” deriva dall'ebraico berith e significa “determinazione a far qualcosa”, “patto”, “obbligo”.Il termine è usato per esprimere il legame tra Dio e l'uomo, che è un legame di tipo personale che esige fedeltà e impegno reciproci. L'alleanza tra Dio e il suo popolo è ua realtà nuova, che si esprime attraverso diversi avvenimenti della storia di Israele.
http://www.bing.com/videos/search?q=l'alleanza%20di%20Dio%20con%20il%20suo%20popolo&qs=n&form=QBVR&pq=l'alleanza%20di%20dio%20con%20il%20suo%20popolo&sc=0-0&sp=-1&sk=#view=detail&mid=CA47E40E765DA02508DDCA47E40E765DA02508DD

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