martedì 8 luglio 2014

Perché l'ora di religione

Introduzione

Questo Blog è pensato e realizzato, in particolar modo, per i mie alunni della scuola media come riferimento principale per l'ora di religione.
Gli argomenti trattati seguono il medesimo ordine ed hanno, come riferimento principale,  il libro di testo da me adottato negli anni scorsi: Luce del mondo, della SEI che ha come autori E. Stroppiana e M. Fossati . Ogni post, tuttavia, riporta integrazioni tratte da siti internet. 

Perché l'ora di religione

L'insegnamento della Religione Cattolica (talvolta abbreviato con l'acronimIRC), comunemente chiamato ora di religione, è un'istituzione del concordato tra Stato italiano e Chiesa cattolica. Prevede che in tutte le scuole pubbliche italiane siano riservate lezioni settimanali (un'ora e mezza per la materna, due ore per la primaria (elementari), un'ora per la secondaria di primo e secondo grado (medie e superiori) all'insegnamento della religione cattolica. Ogni anno, all'atto dell'iscrizione alla classe successiva, lo studente decide se avvalersi o meno di tale possibilità.
L'insegnamento delle religioni è presente in quasi tutti gli altri paesi europei (è assente solo in Francia Repubblica Ceca e Slovenia), con diverse modalità (obbligatorio o facoltativo), contenuti (religione cattolica, protestante, ortodossa), approcci (storico, etico, para-catechistico). 


 Concordato tra Stato italiano e Chiesa cattolicaè un trattato che la Santa Sede ha redatto con lo stato Italiano per regolare i reciproci rapporti e le competenze. È un autentico contratto internazionale che vincola giuridicamente le due parti.






A cosa serve l'ora di religione?

  • Per conoscere la realtà che ci circonda; infatti nel nostro stato, ma anche nella nostra scuola, molte persone professano religioni diverse.    
  • Per riflettere sul significato della propria esistenza, cioè rispondere ai grandi "perché": Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Qual è lo scopo della mia vita? Cosa c'è dopo la morte?
  •  Infatti una conoscenza razionale o scientifica (come funzionano o come è fatto ciò che ci circonda) non è sufficiente per comprendere il significato dell'esistenza.
  • Comprendere e rispettare le diverse religioni per poter convivere pacificamente all'interno delle nostre nazioni o nelle realtà quotidiane. Anche la Costituzione della Repubblica italiana all' Art. 19 recita: "Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume". La libertà religiosa per una persona è la libertà di cambiare religione e di manifestarla nell'insegnamento, nella pratica, nell'adorazione e nell'osservanza, senza limitazioni o ritorsioni da parte di autorità costituite (per esempio lo Stato), conservando gli stessi diritti dei cittadini che hanno fedi differenti. Comprende quindi anche il diritto, per i gruppi religiosi, di testimoniare e diffondere il proprio messaggio nella società, senza per questo essere oggetto di disprezzo o di persecuzione.
  • Conoscere le religioni aiuta a comprendere anche la situazione politica internazionale: le religioni infatti hanno ancora un ruolo determinante nella vita sociale e politica.
  • Frequentare l'ora di religione dovrebbe favorire e stimolare un maggior dialogo fra componenti di varie religioni per costruire una società e un mondo che favorisce il rispetto e la stima reciproca, senza rinunciare a quanto si crede e nemmeno abbandonare la possibilità di persuadere, in modo pacifico e rispettoso delle altrui opinioni o fedi religiose, della bontà dei nostri convincimenti religiosi.
  • Il percorso IRC indaga sul senso religioso delle principali religioni della storia dell'uomo, ma in particolare sul cristianesimo, perché è la religione che maggiormente ha influenzato la cultura dell'Italia e dell'Europa.

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