venerdì 19 dicembre 2014

Libro di Dio e degli uomini

Da Dio agli uomini
La Bibbia non è solo un testo sacro.oltre a essere un libro di meditazione religiosa e di preghiera è, allo stesso tempo, un'opera letteraria. Un testo poetico e una fonte documentaria storica.
Questa complessità deriva dal suo duplice fondamento: un'origine divina e un carattere umano.
La Bibbia è per i credenti un libro di fede, redatto da uomini gli agiografi, sotto l'ispirazione divina. 



Questo significa che i credenti ritengono che l'iniziativa della sua stesura sia partita direttamente da Dio e dalla sua volontà, ma, per rendere comprensibile la sua Parola, Dio abbia scelto degli uomini cui far giungere la propria ispirazione. Grazie a tale ispirazione questi uomini hanno avuto l'intelligenza di comprendere e tradurre per il resto dell'umanità l'intendimento divino: grazie a loro la parola di vina ha acquistato le caratteristiche formali della parola umana,per poter essere compresa da tutti.




Nella lettura della Bibbia, quindi, bisogna tener presente che ogni autore biblico ha scritto innanzitutto per la gente del proprio popolo e del proprio tempo: ciò giustifica la grande varietà di stili di toni che al suo interno si possono riscontrare.



Molteplici diversità



Quando si legge la Bibbia, bisogna tenere conto di alcune diversità:
  • di origine: i libri sacri vennero scritti nel corso di circa dieci secoli;
  • di ambiente: le culture della Mesopotamia, Palestina, Egitto, Grecia influirono sulla formazione e la stesura dei vari libri;
  • di autori. Sono diversi per cultura, per indole, per il tempo e il luogo in cui hanno vissuto;
  • di argomento: nella Bibbia nel suo insieme a volte persino nello stesso libro coesistono elementi storici, didattici, poetici, profetici, apocalittici, ecc...;
  • di stile letterario: nella Bibbia troviamo dalla nobiltà aristocratica di Isaia ai modi popolareschi di Amos, alla sensibilità di Geremia, ecc...;
  • di generi letterari diversi: varie sono le forme di comunicazione utilizzate dagli autori biblici, ciascuna con caratteristiche proprie. Esistono infatti generi specifici per scrivere di poesia, per narrare la storia, per trasmettere degli insegnamenti, per formulare una preghiera , e così via.
Pertanto per riuscire a interpretare correttamente ciò che l'autore biblico ha voluto comunicare, è fondamentale individuare il genere letterario che egli usa, e tenere presenti l'epoca e il luogo in cui a scritto. D'altro canto, nonostante la varietà di linguaggio del testo, la sostanza e la verità dell'insegnamento biblico provengono sempre da Dio e per questo vanno considerate vere e immutabili.

Generi letterari
I generi letterari sono le varie forme o maniere di scrivere comunemente usate tra gli uomini di una data epoca e regione, poste in relazione costante con determinati contenuti.
In una biblioteca moderna, i libri sono classificati secondo il tipo letterario: romanzi, novelle, poesia, storia, biografie, opere di teatro, ecc. La Bibbia, somiglia a una piccola biblioteca e contiene un'infinità di forme o generi letterari, tra loro spesso mescolati anche all'interno di uno stesso libro.
Nell'Antico Testamento si può trovare poesia popolare (canti del lavoro, dell'amore, del custode o della vittoria, satire, enigmi...), prosa ufficiale (patti, simboli della fede, leggi, istruzioni, esortazioni, cataloghi, lettere...), narrazioni (miti, saghe, racconti eziologici, fiabe, memorie, informazioni, autobiografie...), letteratura profetica (oracoli, visioni, sogni, apocalissi...), generi sapienziali (proverbi, sentenze...), ecc.
Quanto al Nuovo Testamento, nei Vangeli sinottici troviamo detti profetici e sapienziali, paradigmi, parabole, dispute, sentenze, racconti di miracoli, storie della passione, ecc.; nelle lettere si incontrano inni, confessioni di fede, cataloghi di vizi e virtù, precetti per la famiglia, formule di fede, dossologie, ecc.; negli Atti abbiamo discorsi, sommari, preghiere, lettere, racconti di missione, racconti di viaggi, ecc.
Avere coscienza della peculiarità dei generi è molto importante per il nostro accostarci alla Bibbia, proprio perché siamo tentati di livellare i suoi diversi modi di esprimersi. Questo vale soprattutto per le narrazioni, che si tende sempre a leggere come fossero cronache dei fatti, senza sapere poi come affrontare gli inevitabili problemi di storicità di testi che non sono resoconti storici o lo sono in modo assai diverso dal nostro scrivere storia.



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